2011
2011
Ci provi da solo
e ti piace
scrivi
canti
diventi regista di te stesso
ti infili nel tubo baldanzoso
e gioisci solo dell’esserci
del sarai
non t’importa dei numeri
t’importa che ci sei
non t’importa quanto gli altri
t’importa che hai dato
che hai provato
che hai gioito
prima
durante
e dopo
e le serate sul palcoscenico
ti riempiono la vita
è lì che vorresti stare
da sempre
anche se non sarà
ma sai che quello
è un dolce luogo
dove sempre ti ritroverai
la terra fa rivoluzione
e l’atomo si versa nel mare
mentre rivoluzioni salgono al cielo
per insegnare a cantare
piegare in curva
e inventare il nuovo mondo.
PAROLE
E
MUSICA
6 gennaio 2011
Non ho parole
Non ho parole per te
non ho parole per te
non ho parole per te
non ho parole per te
non ho parole per te
non ho parole per te
non ho parole per te
non ho parole per te
per te, per te…
Mi guardi fino in fondo all’anima…
Non ho parole per te
non ho parole per te
non ho parole per te
non ho parole per te
non ho parole per te
non ho parole per te
per te, per te…
Mi guardi fino in fondo all’anima
mi guardi come fosse facile
farsi travolgere da te
da te, da te…
Non ho parole per te
non ho parole per te
non ho parole per te
non ho parole per te
per te, per te…
Mi guardi fino in fondo all’anima
mi guardi come fosse facile
farsi travolgere da te
respiri dentro il mio respiro e poi
ti sciogli dentro e fuori spasimi
ti lasci immergere di me
di me, di me…
Non ho parole per te
non ho parole per te
non ho parole per te
non ho parole per te
non ho parole per te
non ho parole per te
non ho parole per te
non ho parole per te
perché, perché…
Respiri dentro il mio respiro e poi
ti sciogli dentro e fuori spasimi
ti lasci immergere di me
di me, di me…
Senza parole io e te
senza parole io e te
senza parole io e te
senza parole io e te
senza parole io e te
senza parole io e te
perché, perché…
Cullati dallo stesso fiato noi
legati dentro e uniti fuori e poi
tutto è silenzio tranne noi
io e te, io e te…
Non ho parole per te
non ho parole per te
non ho parole per te
non ho parole per te
non ho parole per te
non ho parole per te
non ho parole per te
non ho parole per te
per te, per te…
20 gennaio 2011
Da solo
Adesso è in automatico
è un ballo sistematico
lasciare tutti indietro
e poi librarsi in volo
hai fatto il vuoto intorno
hai messo il pane in forno
la piazza l’hai pulita
e sei rimasto
da solo, da solo, solo
sei rimasto
da solo, da solo, solo
e poi fumare, fumare
fino a non poterne più
chiuso dentro la tua stanza
senza tanti tabù
fumare fumare
fino a non poterne più
fino a non poterne più
non poterne più
perché è rimasta
l’unica cosa
che puoi fare
da solo, da solo, solo
senza nessuno che ti dica che fare
che ti viene a svegliare
che ti faccia sbagliare
senza nessuno che ti possa imbrogliare
che ti possa imbrigliare
che ti faccia del male
senza nessuno, nessuno, nessuno
che ti faccia
una carezza sul cuore
sul cuore, il cuore
una carezza sul cuore
che ti faccia diventare
una persona migliore
capace di lottare, fare, vincere
qualche volta sbagliare
ma col cuore, col cuore
sbagliare ma col cuore
lottare con il cuore
vincere un sorriso
con il cuore, il cuore, il cuore.
Adesso è sistematico
tu sei rimasto solo
ti sei scavato un buco
e lo credevi un volo
ormai non c’è nessuno
che possa rimediare
se ti sei fatto sonno
adesso devi svegliare
ritrova i cinque sensi
ritrovati a sperare
che ancora sia qualcuno
che ti faccia sentire
una carezza sul cuore
sul cuore, il cuore
una carezza sul cuore
che ti faccia diventare
una persona migliore
capace di lottare, fare, vincere
qualche volta sbagliare
ma col cuore, col cuore
sbagliare ma col cuore
lottare con il cuore
vincere un sorriso
con il cuore, il cuore, il cuore
capace di lottare, fare, vincere, sbagliare
ma col cuore, col cuore
sbagliare ma col cuore
lottare con il cuore
vincere un sorriso
con il cuore, il cuore, il cuore.
24 aprile 2011
Professione in malafede
Quante menzogne
sono state scritte
su libri ineluttabili
quale verità è reale?
L’unica che conosciamo
è la nostra
per questo siamo costretti a mentirci
ogni giorno
incapaci di difenderla
agli occhi degli altri
e pure ai nostri
adagiati
nelle rivoluzioni
nei conformismi
nelle proteste
continuiamo a professare
l’unica realtà
che conosciamo immune
da calunnie.
La menzogna.
25 aprile 2011
Piume
Eccome se piume
innumerabili come stelle
volubili
come l’animo di una donna
le vedi
le calpesti
le scrolli via
e loro imperterrite
piume
fino a che le ami
e le porti con te
dove loro ti condurranno.
Giunto al bivio
potrai sempre decidere
se fermarti
o volare via con loro
in quell’infinito sconosciuto
che fino a un attimo fa
temevi.
Adesso appare
soffice prato
a carezzare i tuoi piedi
scacci la noia
rinneghi l’accidia
e come volo d’Angelo
piume.
5 giugno 2011
Ora
Ora che tu non ci sei più
ora che tu non ci sei più.
Ora che tu non ci sei più
ora che tu non ci sei più.
Ora che tu non ci sei più
ora che tu non ci sei più
ora che tu non ci sei più
ora che tu non ci sei più
ora che tu non ci sei più
cadono scintille dalle mani
ora che tu, ora che tu, ora che tu, ora che tu, ora che tu
riavvolgi l’infinito
delle onde inesorabile
senza senso
senza senso
senza senso
senza senso
senza senso
senza
tempo che è passato
non ritornano le immagini
di una vita al vento
ogni giorno è un’alba nuova
di esperienze da ripetere
da conoscere
da ripetere da conoscere
ripetere, conoscere
ripeti, conosci
ripeti, conosci
ripeti.
Ora che tu non ci sei più
ora che tu non ci sei più.
Ora che tu non ci sei più
ora che tu non ci sei più.
Ora che tu non ci sei più
ora che tu non ci sei più
torni un attimo a sapere
poi di nuovo le profondità
del non esser stato
ora che tu non ci sei più
cadono scintille dalle mani
ora che tu non ci sei più
rimango solo
senza ormai realtà
senza la vita
vuota di silenzi
fotogrammi cancellati
fra il non esser più
e il non essere stati
di non essere stati
di non essere stati mai
ogni giorno è un’alba nuova
di esperienze da ripetere
da conoscere
da ripetere da conoscere
ripetere, conoscere
ripeti, conosci
ripeti, conosci
ripeti.
29 agosto 2011
Il figlio del brahmino
Si alza al levar del sole il figlio del bramino
e fra un lamento e l'altro della sua prece si assopisce
fino a che il sonno lo pervade ancora
sciogliendo briglie e cavalli di fantasia
che lesta galoppa verso le gioie del giorno che sarà
quando diverrà fuoco.
Sobbalza nel tardi della sua ricaduta
ch’è già tempo di apprestarsi al dì che viene
frotte di ancelle si attorniano a lui
chi lo pettina, chi lo rade
quel tanto che basta al fior caprino di sapienza
chi lo cosparge di profumi, chi lo veste
e in quel turbinar di gentil serve
invece di provvedere allo secondo imploro
si affanna nello scombinar quant’ieri avea deciso
di quali fra quelle la più bella sia.
Balbetta qualche frase, fra quelle imparate a menadito
mentre servito consuma il grande pasto
adorno di gente che si inchina e al suo comando attiene
pigro si stende il pomeriggio mentre riposa delle fatiche altrui
e con gli occhi ancor si perde dietro a qualcheduna
che la mattina era mancata e ancor più confonde le sentenze fatte
e nel riformular sequenze e fondi laghi mirati in occhi alle devote
si perde il tempo della nuova supplica che avea dimenticato di ricordar di dire.
A sera, esausto dello giorno intero, quieto si stende sul suo letto
cinto da quelle che lungo il giorno scelse
che a quel lume della sera gli parvero più belle
ma più belle assai si ricordava fosser l’altre
e tra piacer e assopimento si avvia verso la notte
con la promessa di sceglier meglio l’indomani
ma stanco e dimentico di recitar l’ultimo verso della sera.
Dorme beato e coccolato al buio il figlio del brahmino
Julis lo nomano, di panni freschi adorno e di cervello fino.
4 novembre 2011
Cingimi al collo
Senti la mia essenza vola quieta oltre queste mura
sola prigioniera senza tempo avversa la fortuna
chiedimi domandami prendimi
fammi sentire d’immensa la mente
prima che barbarie avvolga
prima che la lama affondi
con la cruda sua malignità
con la cruda sua malignità
salvami l’anima
salvami l’anima
salvami l’anima
salvami l’anima
salvami l’anima.
Cingimi al collo e non lasciarmi andare
sotto questa rupe hanno dipinto il mare
cingimi al collo che non sia fratello
solo lacrime sciolte fin che sia ruscello.
Cingimi al collo e non lasciarmi andare
sotto questa rupe hanno dipinto il mare
leggimi dentro sfiorami l’inchiostro
se fui dama sbiadita mio nemico l’astro
palpita speranza ti raggiunga fino al petto
non per dar calore solo per diletto
cingimi al collo che non sia fratello
solo lacrime sciolte fin che sia ruscello.
Cingimi al collo e non lasciarmi andare
sotto questa rupe hanno dipinto il mare
cingimi al collo che non sia fratello
prima che barbarie avvolga
prima che la lama affondi
con la cruda sua malvagità
prima che barbarie avvolga
prima che la lama affondi
con la cruda sua malvagità
salvami l’anima
salvami l’anima
salvami l’anima
salvami l’anima
salvami l’anima
cingimi al collo stringimi al tuo petto
solo lacrime sciolte fin che sia ruscello e…
Siri diventi me
Siri diventi me
Salvami l’anima
Siri diventi me
salvami l’anima
Siri diventi me.
Salvami l’anima
salvami l’anima
salvami l’anima
Siri diventi me
Siri diventi me
Siri diventi me
Siri diventi me
Siri diventi me.
24 novembre 2011
29 XI 2011
Cose e tempo
l’uno all’altra
rubano ogni momento
come a sembrar oggi
meno
quando in realtà
mai
come adesso
siamo stati più
vicini
compagni
complici
amanti
e amati.
Nulla può
contro le solide mura
verso al vacuo mondo erette
dal nostro esser
come siamo:
uno
intenso
candido
noi.